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GIOCARE CON IL RESPIRO

Scopri le attività dello Spazio PMR:
la "qualità della vita" attraverso il movimento.

Sulla consapevolezza del respiro sono basati molti yoga e molte forme di meditazione.
Milton Trager, maestro occidentale di consapevolezza, iniziò a 16 anni a intuire la base del suo Approccio partendo da un profondo respiro.

 

Cambia aria!

Ovvero, strizza le tue spugne! E' una botta di energia, immediata e sempre disponibile.
Inizia con i polmoni pieni dell'aria che hanno nel momento in cui decidi di cominciare.

  1. Vuota i polmoni completamente, mettendoci un po' di energia, ma senza strafare: "Ffffffuoooooriiiii tuutttoooooooo....".
    Quando hai fatto uscire l'ultima molecola d'aria dagli alveoli (è il punto basso dell'altalena), rimani un attimo a sentire i polmoni che sono come spugne strizzate.

  2. Lascia entrare tutta l'aria che i tuoi polmoni sono in grado di accogliere, aiutandoli anche alzando le spalle: "Deeeentrooo tuuuuttttooooooo...".
    Rimani a polmoni pieni per un attimo (è il punto basso dell'altalena), ad assaporare questa sensazione di espansione.

  3. Torna a respirare al ritmo che ti piace.

Il ricambio completo d'aria nei polmoni può darti quella "carica" e un momento di pausa tutte le volte che ne senti il bisogno, in qualunque momento della giornata.

 

Diaframma-medusa

Il bello di questo esercizio è che non c'è niente da fare, ma solo da osservare.

Porta l'attenzione al tuo diaframma. Anatomicamente è una cupola composta di fibre muscolari disposte a raggiera, che si attacca sul lato posteriore alle vertebre lombari e sui lati e davanti al bordo interno delle costole più basse.
Hai presente come si muove una medusa? Il diaframma ha lo stesso movimento.

  • Durante la inspirazione, contraendosi e accorciando le fibre, la cupola si abbassa, si appiattisce e si allarga.

  • Nella espirazione, le fibre si rilassano e si allungano, la cupola sale e si incurva, grazie alla spinta dei visceri, riportati "dentro" dai muscoli addominali e pelvici.

Tutto qui. Pura meditazione di sensazione. Puoi giocare con questa attenzione letteralmente dappertutto e in ogni momento. Uno dei più comodi antistress mai inventati.

 

Scarico di responsabilità

La storia di Atlante (il gigante che nella mitologia greca era incaricato di tenere il mondo sulle sue spalle) credo che abbia un solido fondamento fisiologico: insieme alla pancia e alla mandibola, le spalle sono la zona del corpo che induriamo maggiormente quando siamo preoccupati,
come se ci portassimo addosso il peso del mondo :-)))

  • Mettiti comoda, con la schiena eretta e le braccia rilassate (se sei seduta o al volante) o penzoloni lungo i fianchi (se sei in piedi).

  • Lentamente solleva le spalle con lentezza, dolcemente ma con un minimo di intensità, come se volessi andare a toccare le orecchie. Contemporaneamente inspira profondamente, fino a riempire completamente i polmoni.

  • Arrivata all'apice della inspirazione e del movimento delle spalle, fermati un momento, poi lasciale cadere e, contemporaneamente, permetti all'aria di uscire dai polmoni con la massima apertura di trachea, bocca e naso.
    Se non c'è nessuno intorno che si sorprende, dai un suono al respiro che esce.

  • A polmoni vuoti, sosta qualche istante ad assaporare il senso di abbandono e il sottile brivido che corre lungo le tue cervicali.

  • Puoi ripetere il movimento più volte, a tuo piacere, sempre lentamente e con le pause.

A completamento dell'esercizio puoi fare un po' di spallucce, recitando il Sacro Mantra del Saggio Vah Pi Pianh. Aiuta a non prendersi quelle responsabilità che gli altri ti dicono che "devi" prenderti.

 

Spazio alla pancia  

Questo esercizio è una pratica yoga molto antica. Può essere eseguito in qualunque momento della giornata, per tutto il tempo che si vuole e in qualsiasi posizione, purché il bacino sia libero di muoversi.

Posizione

  • In piedi: piedi paralleli e distanziati sulla verticale delle spalle, ginocchia morbide, postura dritta e rilassata.

  • Da seduti: sedersi distanti dall'eventuale schienale, piedi ben appoggiati a terra e schiena dritta.

  • Da distesi: corpo rilassato.

Movimento

  • In inspirazione: ruotare leggermente in avanti il bacino (e si fa sporgere il sedere, di dietro), lasciando che la pancia si rilassi. Tecnicamente, il bacino va in "anteroversione".

  • In espirazione: il bacino ritorna verticale (movimento di "retroversione"), la pancia e il sedere rientrano verso l'asse centrale del corpo.

Dal punto di vista fisico, questo movimento armonico mobilizza e rilassa tutta l'area dell'addome e del bacino, con grandi benefici per tutti gli organi ivi residenti.
Mantenere la mente attenta alle sensazioni della respirazione e del movimento ha un effetto di antistress superlativo.

 

Il Sacro Mantra del Maestro Vah Pi Pianh
E' tra i mantra più efficaci e profondi conosciuti. Nel suo scritto - giunto fino alla nostra epoca in varie edizioni - il Maestro Vah Pi Pianh (contemporaneo dell'Imperatore Scau Teh Nen, V sec. d.C.) raccomanda ai discepoli di trasmetterlo di persona, associandolo al katà di tai chi chuan denominato Adess Bastah. Il Sacro Mantra è stato integrato nei secoli successivi nella pratica dell'approccio di Bun Sens, una disciplina tramandata oralmente da grandi maestri di vita.