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spazio PMR - il filomolle

SENZA PESO

Il Filolasco
slacklining


Scopri le attività dello Spazio PMR:
la "qualità della vita" attraverso il movimento.

FILOLASCO
in inglese slackline (pron. sslèclàin)

Il primo sito italiano a presentare la slackline!

Slacklining (cioè andare sulla slackline) è semplicemente camminare su una fune o fettuccia più o meno elastica (di qui la mia buffa traduzione letterale in italiano: filolasco) tesa tra due sostegni a distanza dai 5 ai 30 metri circa, ad una altezza da terra contenuta (da 50 cm. a un metro, normalmente), in modo da garantire un ragionevole margine di sicurezza e incolumità.

L'obiettivo è di portare al limite il senso dell'equilibrio e la coordinazione motoria, nel massimo divertimento.
Camminare sul filolasco è una sfida sublime alla gravità, è meditazione pura, è la soddisfazione di sentire il proprio sistema nervoso che va a pieno regime in un flusso torrenziale di segnali tra centro e periferia.

Pratico lo slacklining dal 2005, con grande piacere e soddisfazione.
Per questo voglio dare il mio contributo alla diffusione anche in Italia di questa economica e stimolante attività ludico-sportiva.

Ciò che conta, per me, non è solo la gratificazione nell'imparare sempre nuovi trick (anche nello slacklining l'inglese la fa da padrone; in italiano diciamo trucchi o giochi), ma soprattutto è la inebriante sensazione di libertà totale nelle tre direzioni che provo camminando sul filo. Chi ha letto Trattato di funambolismo e Toccare le nuvole di Philippe Petit senz'altro capisce che cosa intendo.

Per chi vuole iniziare questa avventura, consiglio i due attrezzi con cui io mi esercito ancora quando non posso andare al parco Pera Auta (Pietra Alta, in piemontese. N.d.T.), in riva alla Stura, il mio campo di pratica a due passi da casa.

listello di equilibrio

Il listello di equilibrio
Questo è stato il primo attrezzo che ho usato per esercitarmi nell'equilibrio.
Credo sia il sistema più veloce, economico ed efficace per iniziare (e anche tenersi in esercizio!) in assoluta sicurezza:
Qui illustrato c'è un listello lungo 3 metri di sezione 5x1,5 cm. messo di taglio.

Come potete vedere, la stabilità è assicurata da due morse poste alle estremità.
Questo è un listello di recupero.
Negli empori di bricolage si possono trovare anche listelli 3x2 e 2x2 cm.

tavola pripriocettiva

La tavola pripriocettiva
Nata per le terapie riabilitative, essa è ora usata anche in preparazione atletica, nell'Approccio Trager e nel metodo Pilates.
Affina il senso dell'equilibrio in modo molto dinamico in tutte le direzioni con innumerevoli esercizi possibili.
Per le sue ridotte dimensioni può essere usata anche in una stanza piccola.
Quella illustrata ha un diametro di 40 cm e la semisfera di appoggio ha un raggio di 15 cm.
Gli americani ne hanno elaborato una versione che va molto di moda nelle palestre e l'hanno chiamata core board.


La fune stesa a terra

Anche camminare sulla fune stesa a terra è un ottimo allenamento, soprattutto se eseguito a occhi chiusi. Per non farla muovere suggerisco di fissarla a un ancoraggio alle estremità. E' sufficiente anche un mattone o una gamba di sedia.

Filo teso alle Oche di Bracchio (Mergozzo - VB), Luglio 2005

 

L'attrezzatura per filolasco/slackline

La fune su cui camminare
Per le prime prove va benissimo una qualsiasi fune di non meno di 15 mm di diametro (oltre 2000 kg di resistenza allo strappo). Si può scegliere tra canapa e nylon. Le funi di nylon sono più robuste a parità di diametro, non temono l'umidità, ma sono molto più elastiche (dunque, decisamente più "difficili" da percorrere ma molto più emozionanti).
Ma, quando si vuole praticare lo slacklining regolarmente, è d'obbligo l'uso della fettuccia piatta. Le larghezze più comuni vanno da 30 a 50 mm.

Gli ancoraggi alle estremità
Di solito si usa arrotolare più volte intorno a ognuno dei due fusti un cordino da 5 mm di diametro, che viene poi collegato con un moschettone alla fune o fettuccia. Il cordino, che sfrega contro la corteccia, è così più facile (ed economico!) da sostituire
in caso di usura.
E' buona consuetudine interporre tra corteccia e cordino un foglio di gomma protettiva.

Il tensionamento
Il metodo più semplice ed economico è un paranco composto da due bozzelli o moschettoni su cui inanellare un cordino da 5 mm di diametro. Più anelli si fanno e più il paranco è in grado di tendere la fune. Per esperienza ho rilevato che tre-quattro anelli sono più che sufficienti.

Per tendere le fettucce ormai la maggioranza degli slackliner usa un cricchetto (ratchet).


Per amor di documentazione pubblico qui una delle mie prime installazioni.
Per tendere la fune, usavo un tirfor da officina.
Tempi da pioniere... :-)

Le sicurezze
Per imparare a camminare sulla slackline e non essere frustrato da troppe cadute o paure e perdite di tempo a risalire dopo aver perso l'equilibrio, suggerisco due sistemi.
1) Un cordino di sicurezza (i soliti 5 mm, 800 kg di resistenza allo strappo), teso al di sopra della testa, a cui ci si può "attaccare" tutte le volte che si sente l'equilibrio mancare.
2) Un bastone (o due, uno per lato) da tenere in mano, a cui appoggiarsi tutte le volte che manca l'equilibrio.
L'asta trasversale, usata dai funamboli sul rilo teso, sulla slackline non si è mai vista. E' meglio avere le braccia libere di mulinare e il corpo in grado di muoversi in libertà.

I nodi
Per legare tutte le funi raccomando vivamente di usare la gassa d'amante e il nodo barcaiolo.
Sono sicuri sotto tensione e facili da sciogliere anche se bagnati.

Siti di Slackline
Anno dopo anno è cresciuto il numero degli appassionati e, di conseguenza, il numero di siti che pubblicano articoli, foto e video di slackline.
Ormai si possono comprare molto facilmente on-line fettucce, accessori e attrezzature complete.
Basta fare una ricerca con Google...

Anche su eBay iniziano ad esserci offerte di slackline.


Per imparare, ispirarsi o anche solo apprezzare la bravura di autentici vituosi, in Youtube si trovano moltissimi video.

Buon divertimento!!!

 

(*) Prima pubblicazione: Ottobre 2005